[2022] Spagna e Portogallo Reprise

Un nuovo viaggio tra Spgna e Portogallo da circa 3300 km in 7 giorni, complessivamente, due tappe da oltre 650 km, altre due da oltre 500…insomma un bel tour de force ..come al solito Big Grin

Sbarcati a Barcellona di oltre la mezzanotte, ci siamo diretti a Montserrat, pernottando nell’hotel del monastero. Posto bellissimo, affollato di giorno. Per arrivare e scendere, fantastiche curve di notte con lo sfondo della valle illuminata. Si inizia bene.
Domenica il sito si trasforma, decine di pulman, gran folla, comitive…Ci sbrighiamo e inizia una gran tappa in salita, tra stradoni veloci e molte curve tra le montagne, per arrivare e ripartire da Andorra che alla fine si rivela un stretta valle con cittadine di montagna ma moderne, banche e distributori di benzina di fatto meno cara.

Arriviamo nel pomeriggio a Huesca la prima città utile dopo parecchi km, gradevole cittadina, alloggiando in un hotel ostello di design … mah. Ci fanno mettere le moto in un negozio garage e questo basta. La città è gradevole, la sera c’è poca gente ma la gioventù, multietnica, si concentra tra poche vie con locali stravaganti: inizia un piccolo stress da qui perchè mi accorgo di aver smarrito al carta di credito, probabilmente a Montserrat…

Ancora tanta strada per arrivare ad Astorga, percorrendo paralleli il camino di Santiago. Anche qui tanta strada e i pellegrini a lato della strada ovunque, che mi fanno soffrire solo a vederli e di fatto mi rinfrancano, visto che sono motorizzato.


Martedi direzione Santiago di Compostela. Strade veloci incredibili, passi oltre i 1200 autostradali, alte montagne freddo e pioggia. Alloggio non centrale ma con moto in piccolo garage e autobus comodo per il centro. Da ora pranzo a sera visita in città, imponente, magnifica la cattedrale. Pioggerella, tempo umido e freschetto. Come sempre quando manca il sole…è tutto più cupo.


Mercoledi si riparte sempre in quota con clima umido freddo e  parzialmente piovoso, direzione Porto (Portogallo) nella quale arriviamo a metà mattina, rinfrancandoci con una colazione speciale in un bar moderno e confortevole dove scegliamo l’albergo. Quest’ultimo sarà una specie di bettola cara ma centrale, con parcheggio moto su strada. La cittadina è gradevole, col vecchio quartiere del porto, Ribeira, dove pranzeremo lautamente con due grandi porzioni di bacalao e patate. Saliscendi, ponti e belle chiese dal sapore sudamericano. Clima sempre ostile relativamente al periodo.


Giovedi si punta a Consuegra, città in un’area semidesertica nota per i mulini e di Don Quijote dove pernotteremo. E’ un piccolo paese rurale ai piedi delle collina dove si vedono da lontano, i famosi mulini. Il posto mi piace molto, ci arrivo sconvolto, in non buone condizioni fisiche. La sera però passa tutto davanti ad un piattone di leccornie nel bar ristorante del piccolo albergo, un posto di passaggio ma molto genuino. Moto in uno spazio chiuso. La mattina tour completo dei mulini, deserti, dove abbiamo marcato il territorio.


Venerdi si cambia programma e ci si avvicina per il rientro superando Valencia e sostando sul mare a Peniscola, bel posto di mare, caratterizzato da una penisola con imponente castello che chiude un ampio golfo e una lunghissima spiaggia bianca. Camera molto c a samonica e ristornate del gestore a pochi passi. Bagnetto per Vincent, siesta per me..ma lunga passeggiata. la sera grande paella di pesce dal Manco. Moto sul lungomare, parcheggio chiuso improponibile.


Sabato per il rientro, si sale quasi subito verso l’interno, tante montagne prima di raggiungere di nuovo Montserrat, dove recupero dopo diverse peripezie, la carta di credito. Concludiamo il giro a Barcellona. Pranzo low cost sotto la Sagrata, relax in un parco, giretti di routine vari, Boqueria, Rambla, apertitivo…cena frugale ma carissima…e ripartenza con il solito bastimento Grimaldi e un giorno di sonno in cuccetta.

Oltre ai km, tanti posti notevoli, alcuni inusuali…percorso monotono sulle solite bellissime, invidiabili e scorrevolissime autopiste spagnole, notevoli quelle del nord tra montagne imponenti. Portogallo piu sotto tono da questo punto di vista ma ha contribuito pure un clima freddo non previsto e la pioggia.
Moto senza problemi rilevanti.

Per me è il primo viaggio senza la Tenerella ma con la nuova Tuareg 660. Una vera prova di motore, in partenza con soli 2000km. Seppur su velocità autostradali da 100/130, sono stati percorsi spesso 300 km senza fermarsi a velocità fissa.
Consumi bassi, 20/25 km/litro, prezzi benzina purtroppo ancora più cari che in Italia. Consumo olio nella norma. Azionamento ventola/calore normale. Appena ferma si fa sempre alcuni secondi di ventola…
Su strada il carico e le valigie non hanno inciso sul comportamento, agilità stabilità. Ho lasciato il precarico al minimo
Sella comoda per il tipo di moto, posizione di guida perfetta. Poche vibrazioni: quasi zero alle pedane, qualcosa sulla sella e sul manubrio ma non da essere un problema.
Protezione aria, gambe busto direi da vera cruiser. Sopra il casco compensato da un piccolo spoiler che ha fatto il suo. Tutto questo confermato anche da lunghe ore di guida sotto la pioggia e il freddo.

Piccole cose che mi sono segnato ma di poco conto. La Tuareg può iniziare a proporsi come degna erede della Tenerè mono, con cui condivide cilindrata e molto altro. Spero di continuare a testarla per bene.

Ringrazio Vincenzo, prode compagno di ormai diversi viaggi, per la pazienza e la disponibilità.

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