[2023] Lefkada’s Tuareg, Leucade

Anche quest’anno è partito il viaggio last minute con la voglia di fuga, sole e mare, in una settimana. Le isole greche ioniche si prestano a questa esigenza, con in più la possibilità di girare sereni tra spiagge e monti a me sconosciuti in modalità scooter o enduro (in ciabatte in kevlar, la sicurezza prima di tutto…)

Solita noiosa discesa verso Brindisi, interrotta da una sosta vista mare a Margherita di Savoia e una discesa verso il porto, con varie tappe, Castel del Monte, Polignano a Mare e tanti altri bei lidi lungo la costa, extra bonus un giro completo anche con vista dall’alto di Brindisi.

Lekdada è una di quelle isole dove hanno messo le mani un pò tutti nei secoli e che è ricca di storie e di leggende e dove si ritrovano molte cose della nostra comune cultura mediterranea. E’ abbastanza piccola, collegata a terra da un sottopassaggio, una vecchia strada che mi è parsa chiusa e un ponte mobile sullo stretto.
Orograficamente complessa: monti e poche pianure. Spiagge veramente notevoli a ovest con scogliere bianchissime. A est meno interessante e più turistica e a sud quella che ritengo la zona più caratteristica.

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[2022] Kerkyra’s Tuareg, Corfù

Diverse volte, nel solito fine agosto da viaggetto last minute, mi sono imbattuto su Corfù..snobbandola pure un pò perchè c’è l’Albania davanti che rimane sempre attrattiva pure se ci sono stato più volte… E invece quest’estate, complice un buon prezzo a/r del bastimento Grimaldi da Brindisi, mi imbarcai, subii il noioso Roma-Bari-Brindisi e viceversa ed un ritorno da incubo, sulla banchina del porto, partenza alle 2.30, rimandata via sms alle 4.30, effettuata realmente alle 6.40….Un incubo appunto….

Ad ogni modo si parte, Roma Brindisi, Brindisi Corfù alla quale arrivo di notte e subito mi rendo conto che l’isola è fatta principalmente di stradine buie e molto tortuose, con il navigatore in difficoltà, cercando l’alloggio prenotato.

La base di partenza è sul versante ovest, sulle pendici del monte Agi Deka, riconoscibile da un radar ben visibile sulla cima, con i sui 576 metri il secondo più alto dell’sola dopo il Pantokratoras di quasi mille, proprio con il mare e il golfo di Agios Gordios molto più in basso. Un posto incantevole.

[Immagine: IMG-20220901-164413.jpg]
monte Agi Deka

Corfù è ricca di storia e di cose interessanti da vedere > https://it.wikipedia.org/wiki/Corfù

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[2017] Dolomiti lucane, Murgia materana, Pollino, Sila e Aspromonte

Anche questa volta trattasi di viaggio quasi last minute di fine estate…evidentemente il dover concentrare tutto in una settimana, ottimizzando, spreme il meglio delle mie capacità da ‘motodreamer’, esagerando. La solita voglia di ‘vedere tutto il possibile’. In più, presunte, nefaste attività atmosferiche sulle Dolomiti, prima meta del viaggio, costringono me e il mio amico Vincenzo, a rimodulare il tutto per un’alternativa a sud, molto più a sud…parecchio a sud.

Da qui nasce questo gran bel viaggio, complesso e variegato

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[2016] Spagna e Portogallo

Il viaggio nasce dalla rimodulazione/rinuncia al viaggio in Tunisia, previsto per ottobre.
Cercando un alternativa tra Sardegna e Spagna, il buon Galba, che ha già aveva dato ampiamente in Spagna e varie, mi asseconda sulla seconda meta (per me nuova) e nel giro di poche settimane, si parte
Un viaggio con alcune caratteristiche degne di essere citate:
il meteo, ovvero confermato il mio gran culo nel beccare il bel tempo, nonostante Galba, detto rain man   (tra l’altro già esorcizzato in Albania)
il gruppo, ovvero due solitari incalliti che riescono a fare una discreta esperienza insieme
l’avventura e il deserto, beccando alcune tratte off road e due splendidi deserti veri
Le cime più alte di Spagna e Portogallo a vista (la seconda quasi…)
Le tante cose viste in pochi giorni e tanti km (dal 14 al 23 ottobre 2016, 10 giorni, da casa a casa, compreso traghetto, 8 effettivi, circa 3500 km)
Inizialmente il viaggio era previsto come una veloce salita  a nord per poi compiere il giro passando per un ipotetico percorso tra le città del cammino di Santiago, per poi entrare in Portogallo, Oporto  e tagliare per Madrid/Saragozza. Il meteo (previsto/paventato dai vari siti)  ci ha fatto rimodulare last minute il tutto, scegliendo un giro a sud in linea di massima, senza una particolare pianificazione. Il meteo poi è stato sempre buono, caldo a sud (e freschetto per altitudine tra Salmanca e Saragozza) e comunque senza piogge anche sulla zona a nord atlantica (che avremmo dovuto fare).
Arrivati a Barcellona dopo il solito viaggetto abbastanza noioso di un giorno e il solito ritardo, con un bel 4 stelle (a 25 euri a cranio) prenotato a 20km dalla città, si va in centro sul lusco e brusco con le moto e si fa un bel giro tra le tante cose belle da vedere.

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Garmin Nuvi 500 510 550 Zumo 220 wireless charger – Part One

…Durante un recente viaggio tra Spagna e Portogallo, ho avuto l’ennesima conferma che per alimentare il gps/navigatore serve un sistema dedicato alla moto, che per sua natura, vibra e prende colpi…

Dopo vari esperimenti (borsette, staffette, cavetti, prese usb….chiedete, le ho provate tutte), questa è la mia attuale configurazione:
impianto fisso con questo affarino – https://amzn.to/2eosvCR –  uscita mini usb e il Garmin Nuvi 500 (Zumo 220) che è robusto e impermeabile ma si ricarica solo con questo sistema (non ha contatti dedicati). Complice il sistema di attacco originale, ogni tanto staccava e cosi facendo, naturalmente si riavviava in maniera ciclica (si pone in ricarica, dopo alcuni secondi fa il boot e fortunatamente riprende la navigazione dal punto in cui era)
La presa mini usb sul garmin funziona bene, è stabile ma lo spintottino maschio meno….e seppur con qualche miglioria, sono tornato ad un punto che ho già sperimentato piu volte…

 

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