[2023] Balkan Tour V con l’Aprilia Tuareg 660

Questa quinta edizione del mio personalissimo Balkan Tour ha avuto come novità la Tuareg e il numero più alto di paesi toccati (ma non i km) e le infinite dogane :) 
Volutamente un tour de force, ma non solo tanta strada, circa 4000 km ma anche tante cose belle di cui diverse appena prima o dopo i luoghi, le strade già percorse in precedenti viaggi. E debbo dire che è stato uno dei più tirati e piacevoli.

Da Ancona il primo giorno, ci siamo diretti verso la frontiera di Kamensko che mi ha fatto tribolare anni fa in uscita. Siamo già in alto e non scenderemo quasi mai neanche giunti a Sarajevo; dopo un giro in centro, pranzo con vista panoramica sulla città

Si sale ancora di traverso in Bosnia, raggiungendo nel pomeriggio il Memoriale di Potocari (Sebrenica).

Costeggiando il Drina, scegliamo di avvantaggiarci di qualche km, sconfinando in Serbia, fermandoci a Banjia Banska.

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[2022] Kerkyra’s Tuareg, Corfù

Diverse volte, nel solito fine agosto da viaggetto last minute, mi sono imbattuto su Corfù..snobbandola pure un pò perchè c’è l’Albania davanti che rimane sempre attrattiva pure se ci sono stato più volte… E invece quest’estate, complice un buon prezzo a/r del bastimento Grimaldi da Brindisi, mi imbarcai, subii il noioso Roma-Bari-Brindisi e viceversa ed un ritorno da incubo, sulla banchina del porto, partenza alle 2.30, rimandata via sms alle 4.30, effettuata realmente alle 6.40….Un incubo appunto….

Ad ogni modo si parte, Roma Brindisi, Brindisi Corfù alla quale arrivo di notte e subito mi rendo conto che l’isola è fatta principalmente di stradine buie e molto tortuose, con il navigatore in difficoltà, cercando l’alloggio prenotato.

La base di partenza è sul versante ovest, sulle pendici del monte Agi Deka, riconoscibile da un radar ben visibile sulla cima, con i sui 576 metri il secondo più alto dell’sola dopo il Pantokratoras di quasi mille, proprio con il mare e il golfo di Agios Gordios molto più in basso. Un posto incantevole.

[Immagine: IMG-20220901-164413.jpg]
monte Agi Deka

Corfù è ricca di storia e di cose interessanti da vedere > https://it.wikipedia.org/wiki/Corfù

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[2017] Turchia, Grecia, Bulgaria, Macedonia, Kosovo, Albania, Montenegro

Indubbiamente  un bel giro, molto vario e ricco di posti notevoli.  Piuttosto originale sul percorso, dal punto di ‘ingresso’ a quello d’uscita e le varie tappe, ambizioso e serrato per il tempo a disposizione. Alcuni elementi  particolari: il Kosovo, in genere ‘un buco’ da evitare nei balcani che si rivela una scoperta, i bellissimi Rodopi in Bulgaria, la situazione politica in Turchia che faceva pensare a turbolenze, assolutamente ‘invisibili’ sul posto, un paio di isolette tra Turchia e Grecia, da annoverare.

Viaggio che parte da Bari > Bar Montenegro, con prevista salita direttamente nel Vermosh Albanese. Il tempo inclemente ci ha costretto (per evitare la pioggia) a deviare a sud per Scutari per poi rientrare, ovvero risalire dalla frontiera Hani i Hotit, percorrendo dall’inizio la famosa SH20, attualmente asfaltata e godibilissima.
Il grande canyon è stato percorso tra pioggia e freddo, in un clima pre invernale ma dal grande fascino. Un luogo bellissimo, Albania che conferma la sua ‘unicità’. Percorsa l’intera valle del Vermosh, siamo entrati in Montenegro dalla frontiera di Guci, Plav e poi per forza di cose Rozaje e quindi ingresso in Kosovo dalla frontiera di Mali Zi. Il giro da Rozaje è stato inevitabile, data la chiusa della frontiera montana di Čakor.
Prima sosta Kosovara a Peje, dalla quale, la mattina dopo siamo giunti a Prizren, cittadina gradevole, con ponti e moschee…
Attraversamento della Macedonia, montano e gradevole paesaggisticamente: da Skopje a Strumica, fino al confino bulgaro a Novo Selo. L’ingresso in bulgaria notturno, con in più una certa stanchezza ha contribuito ad una rocambolesca ricerca dell’albergo, tanti km al buio e nel nulla, zero indicazioni utili… La storia va raccontata: prenotato con booking al volo, direttamente in frontiera e letteralmente al buio, non è stato raggiunto per impossibilità di reperire indicazioni precise gps o da segnaletica stradale. Alla fine era piuttosto vicino ..(vedi mappa, Kaolarovo) ma lo sconforto generale dopo tanti e infruttuosi km al buio, c’ha fatto optare per un giro incredibile fino a Sandanski dove il gps dava per certo l’hoter Erossss, dove poi abbiamo ben mangiato e pernottato.
Il giorno dopo, inizio del bellissimo percorso tra i monti Rodopi versante bulgaro: il mondo incantato di Kovachevitsa, i laghi Dospat, Shiroca Poliana, Goliam Beglik, Batak…

 

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[2016] Le tre cime del Peloponneso

Alla fine ho optato per la Grecia,  viaggio in solitaria. Per una serie di motivi, voleva essere più tranquillo dal punto di vista ‘fuoristradistico & avventuroso’,  rispetto all’Albania che avevo preventivato da un po (a sud, molto montano e wild)…
…ed invece…
….tante stradine interne, diverso fuoristrada, a volte impegnativo, per arrivare al limite massimo percorribile per raggiungere  le tre cime più alte,  deserte, la prima, il Taigeto, nella penisola del Mani (secondo dito), il monte Kylini, Cillene (Corinzia, Arcadia), e l’Aroania nell’Acaia. (storia e mitoogia, nomi cliccabili per info).
Tanto mare, fantastico, compiendo l’intero periplo del Peloponneso, raggiungendo la bellissima spiaggia di Voidokilias, anzi il monastero sovrastante sulla collina,  il punto più a sud percorribile del Mani, fermandomi sulll’isola di Elafonisos con la sua spelndida spiaggia di Simos, raggiungendo anche il punto più a sud dell’Argolide, Porto Cheli. (nomi cliccabili per info)
Tanta storia: Olympia, Tyrinto, Micene e Epidauros (visite che sono assolutamente imperdibili, anche per un motomunito inarrestabile e insensibile)…e diversi monasteri ortodossi lungo il cammino (solo per quest’ultimi ci vorrebbe un viaggio a parte).
Un viaggio che assolutamente consiglio, per la bellezza dei posti, del mare (quindi perfetto in coppia in questo caso da fare in 15 giorni) ed anche a chi vuole del fuoristrada e un po di avventura tra i monti.

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[2015] Albania Shqiperia (Grecia, Macedonia)

E’ stata una vera scoperta, molto più interessante di ciò  ci aspettavamo, dopo mesi di parole, studi e previsioni varie.

I paesaggi dell’Albania sono aspri, suggestivi, selvaggi, silenziosi…Le strade in moto variano dall’offroad dei tratti montani, immersi nel verde, ricchi di scorci tra aguzze vette, al fango e al dissesto di strade rurali di pianura, dai tornanti bellissimi in salita e discesa, tra stretti laghi artificiali, torrenti e brulle colline, ai tratti costieri che dal passo con abeti e cedri o passando tra colline e promontori, arrivano fino sulla costa, selvaggia e solitaria anche questa…
la gente Albanese è stata sempre gentile e disponibile, molto aperta verso noi italiani, pronta a raccontarci le loro vicende e a chiedere curiosa di fatti italiani, delle moto, del viaggio e soprattutto molto desiderosa di conoscere il nostro apprezzamento, la nostra soddisfazione per l’accoglienza e le bellezze del loro paese.

Un viaggio ricco di tanti elementi: con moto ultraventennali abbiamo avuto la conferma della loro perfezione (non trovo altro termine appropriato) per esperienze simili, in grado di andare ovunque, essere comode e affidabili, sempre pronte, dalla mulattiera ai tornanti, senza le preoccupazioni di moto dal costo e dal peso superiore.
Il meteo che ci ha assistito con temperature miti e pochissima pioggia, propiziato dal mio abbigliamento estivo e completinoperfettinofree. Felice anche la scelta dello stivale cross con ciavatta sempre pronta.

In aggiornamento


From [2015] Albania (Grecia, Macedonia). Posted by MotoDreamer on 8/12/2015 (267 items)

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