Anche per il 2023 si è conclusa positivamente la ‘Tunisia sociale’ dei Motodreamers
Un bel giro, sempre più alla ricerca di ‘viste inedite’, inconsuete o approfondendo quelle per le quali in passato non si è avuto abbastanza tempo.
La parte più interessante del viaggio è stata senza dubbio quella nelle zone berbere che ha ispirato il titolo: panorami aridi, pinnacoli e montagne brulle, con piccoli villaggi di fango, case tipiche scavate nella roccia e genti dall’antica cultura che si distinguono chiaramente nel loro territorio naturale.
Anche quest’anno è partito il viaggio last minute con la voglia di fuga, sole e mare, in una settimana. Le isole greche ioniche si prestano a questa esigenza, con in più la possibilità di girare sereni tra spiagge e monti a me sconosciuti in modalità scooter o enduro (in ciabatte in kevlar, la sicurezza prima di tutto…)
Solita noiosa discesa verso Brindisi, interrotta da una sosta vista mare a Margherita di Savoia e una discesa verso il porto, con varie tappe, Castel del Monte, Polignano a Mare e tanti altri bei lidi lungo la costa, extra bonus un giro completo anche con vista dall’alto di Brindisi.
Lekdada è una di quelle isole dove hanno messo le mani un pò tutti nei secoli e che è ricca di storie e di leggende e dove si ritrovano molte cose della nostra comune cultura mediterranea. E’ abbastanza piccola, collegata a terra da un sottopassaggio, una vecchia strada che mi è parsa chiusa e un ponte mobile sullo stretto. Orograficamente complessa: monti e poche pianure. Spiagge veramente notevoli a ovest con scogliere bianchissime. A est meno interessante e più turistica e a sud quella che ritengo la zona più caratteristica.
Questa quinta edizione del mio personalissimo Balkan Tour ha avuto come novità la Tuareg e il numero più alto di paesi toccati (ma non i km) e le infinite dogane :) Volutamente un tour de force, ma non solo tanta strada, circa 4000 km ma anche tante cose belle di cui diverse appena prima o dopo i luoghi, le strade già percorse in precedenti viaggi. E debbo dire che è stato uno dei più tirati e piacevoli.
Da Ancona il primo giorno, ci siamo diretti verso la frontiera di Kamensko che mi ha fatto tribolare anni fa in uscita. Siamo già in alto e non scenderemo quasi mai neanche giunti a Sarajevo; dopo un giro in centro, pranzo con vista panoramica sulla città
Si sale ancora di traverso in Bosnia, raggiungendo nel pomeriggio il Memoriale di Potocari (Sebrenica).
Costeggiando il Drina, scegliamo di avvantaggiarci di qualche km, sconfinando in Serbia, fermandoci a Banjia Banska.
Con le due Tuareg 660 e una Caponord…. :) …. ..e un altro infiltrato con altro scooter jap avventuroso che va di moda di cui non ricordo il nome :D
…..arrivati al porto di Tunisi nel primo pomeriggio, iniziamo le procedure per l’ingresso che prendono il solito ma indefinito tempo. Si passa da un botteghino all’altro, poi si cambiano i soldi, si fa l’assicurazione e dopo circa un’ora e mezza si riesce ad uscire. Saltiamo le code al primo benzinaio per i recenti problemi di approvvigionamento ma dopo qualche km, prima di entrare in autostrada, col panico da rifornimento che si crea in certe situazioni, specie se si parte da casa con un filo di benza per poterla fare in Tunisia a 80 centesimi… :) parte un’altra mezzoretta ..Fa notte presto e si arriva a Kairouan in serata, puntando dritti all’hotel la Kasbah, blasonata, costosa ed elegante ex fortezza a ridosso delle antiche mura della medina. Cena in giro per le polverose e solitamente lerce stradine del centro.
14 ottobre
Ci si sveglia relativamente presto per comprare le sim in centro. Approfitto per recuperare un paio di scarpe Nike farlocche a 8 euro…(le mie le ho perse sul traghetto :D ) e si parte con calma per una bella e lunga tratta di strade nazionali e provinciali, passando per Kasserine, Gafsa per poi puntare alle oasi di montagna, salendo fino a Redayef per poi scendere per la pista di Rommel, percorrendo l’intero loop che risale fino a Tamerza.
Magnifico giro, per me in parte inedito per la tratta che sfiora il confine algerino, passando per la zona mineraria, che trova il suo massimo raggiungendo Mides e il suo canyon con le luci del tramonto. Poi al buio, dopo un bel po di km a scendere, arriviamo a Tozeur, dove ci fermiamo per la notte ‘al solito’ Mouradi 4 stars
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